Milano. Febbraio 2008. L’ispettore Maria Dolores Doris Vergani non è tranquilla, qualcuno le ha rubato il portafoglio. La città è piena di gente strana e Mauro Marra, l’unico agente con cui di dà del tu per precedenti frequentazioni, ha chiesto di trasferirsi. Un attaccastronzi incolla cacca ai ricevitori della cornetta delle cabine del centro storico, in modo sistematico. Ci capita per caso, subito dopo, Cavallo lesso Olmo Centofanti, ex tossico cattivo, ora fra l’altro basso e cantante in un complesso jazz; viene fermato e rilasciato; voleva chiamare Olga, appena conosciuta, simpatica grassa timida bulimica guardarobiera alla Scala, capelli ricci biondi, occhini azzurri da cerbiatta, vestita old fashion di aggiustati residui di opere, digiuna di uomini. Lei talora passeggia con Laio-il-diavolo bulimico ossesso pittore Pazzo dell’arte. Olmo la frequenta e le fa passare una brutta esperienza cinematografica. Intanto è scomparsa l’anoressica fisioterapista ventisettenne Marta, capelli scuri e mossi, occhi verdi, bella. La trovano morta per doppia liposuzione. Intanto un ricco imprenditore investe di persona sulla perfezione delle accompagnatrici che si fa trovare anche a Bologna e Torino, a Roma e Venezia. Aveva incontrato Marta prima della chirurgia estetica in Svizzera. E qualcuno uccide Olmo. Un secco romanzo di transizione per la poliedrica Elisabetta Bucciarelli (Femmina de luxe, Perdisa 2008, pag. 128, euro 9), in terza su tanti, di tutto un po’ anche su musica e cibo. Consigliato a maschi virili.
Valerio Calzolaio