Il Giorno
12 febbraio 2009
Pagina Turismo & Weekend
I posti del batticuore
Da Como a Erba, i luoghi dove festeggiare San Valentino
— COMO —
UN LUOGO del cuore, un cioccolato prodotto a mano il cui sapore dura a lungo, una caffetteria a cui legare il ricordo di un pomeriggio e un libro che parla d’amore. Un San Valentino fatto di suggestioni, di gusto, di bellezza, di sapori e di racconti, di momenti di silenzio in cui la vista e i profumi bastano a dire tutto. Quattro luoghi per isolarsi anche nel caos, per condividere un tavolino, per fare un piccolo regalo che contiene una storia, e che rimane per sempre. Come a Erba, ai piedi del Triangolo Lariano, a metà strada tra Como e Lecco e con la Valassina che collega direttamente con Milano, la scalinata del teatro all’aperto Licinium sovrasta la cittadina.
IN INVERNO l’attività teatrale è ferma, ma la scalinata che porta fino al parco sulla sua sommità, può essere percorsa un gradino dopo l’altro, godendo man mano del cambio di prospettiva e dei rumori che si allontanano. Ai suoi piedi il bar Al Teatro (corso XXV Aprile 31), ha piccoli tavolini e buone selezioni di vino, tra quadri di arte moderna. Pochi metri più sotto, al Pure, quattro sgabelli in pochi metri quadrati, un ambiente raccolto e prodotti da degustare selezionatissimi, come alla pasticceria Sartori dietro l’angolo, all’inizio di via Volta. Ancora qualche passo e si arriva alla libreria di via Volta, luogo di nicchia dove chiedere consigli per un libro che parla di sentimenti. Tra le ultime buone uscite, “Rendez-Vous” di Christine Angot (Guanda). Cambio di scenario e di stile: a Como, nella centralissima piazza San Fedele tutt’oggi si esibiscono gli edifici più antichi della città. In uno di questi ha preso sede la libreria Ubik, dove cercare due titoli da leggere insieme: “Buio d’amore” tre novelle di Marco Vichi (Barbès editore), e il classicissimo e fondamentale “Frammenti di un discorso amoroso” di Roland Barthes (Einaudi). Accanto alla libreria, con tavolini nella piazzetta medievale anche d’inverno, la pasticceria Aida con specialità napoletane, oppure in via Bonanomi 10 il bar-giardino della Compagnia Botanica. Sempre sul lago comasco, più a nord, è d’obbligo una breve sosta a Varenna, famosa per la magnifica passeggiata sulla “via dell’amore”.
Poi, procedendo verso il cuore della Brianza, la tappa è da Colzani caffè a Cassago, bar dell’anno 2009 del Gambero Rosso (via Nazario Sauro), uno dei pochissimi laboratori in Italia che produce cioccolato a partire dalla tostatura delle fave di cacao: tre sapori artigianali selezionatissimi, un locale di classe premiato per la qualità dei prodotti e del servizio. A pochi chilometri si raggiunge il Parco del Curone, con undici sentieri tra cascine, cipressi, vigneti e specie botaniche autoctone, anche in questa stagione (www.parcocurone.it, tel. 039.9930384). Guardando le colline, è bello leggere le pagine passionali di “Fuochi” di Marguerite Yourcenar (Bompiani).
INFINE, per chi non si vuole muovere da Milano (o scoprirla da una visuale diversa), l’idea è una cena sul tram “Atmosfera” (www.atm-mi.it, prenotazioni 800.808181), con partenza da piazza Castello per un giro fra le bellezze del centro storico in un’ambientazione da Orient-Express. Una serata che può essere preceduta da un’incursione alla pasticceria Marchesi, dal 1821 in via Santa Maria alla Porta 13, con le sue spettacolari creazioni in cioccolato. Nel breve romanzo “Femmina de luxe” di Elisabetta Bucciarelli (Perdisa editore), sono citati tutti questi luoghi meneghini del cuore e del palato: anche questo un piccolo ma significativo regalo, da cercare tra gli scaffali della Libreria degli Atellani di corso Magenta 65.