Lifegate, 29 novembre 2008
Qui l'originale
La telefonata finisce presto e senza altre comunicazioni. Le attese generano mostri. Quelle emotive guai seri.
Marta non è rientrata a casa. Nessuno ha più sue notizie. Almeno finché una mattina non viene trovata morta in un cantiere, il cappotto abbottonato, nessun segno apparente di ferite.
Ad indagare sul caso sono chiamati l’ispettore Maria Dolores Vergani e il suo collega Funi.
Intrighi, intrecci di personaggi a tratti bizzarri si dipanano e si aggrovigliano alla stessa velocità sotto i nostri occhi in queste pagine. In queste pagine, intense e coinvolgenti, dove un giallo ci rapisce, si somma ad altri misteri portandoci in diverse città, in diversi ambienti sociali, in diversi contesti.
Che cosa si nasconde dietro alla morte di Marta, la mite fisioterapista, riservata e timida?
Che cosa si nasconde dietro agli atteggiamenti di Olga, altra protagonista del libro? Olga che ammiccava sempre, che “voleva un uomo. Camminava per strada e si rifletteva nelle vetrine”.
Che cosa lega queste donne? Ma soprattutto: è davvero l’omicidio la cosa più orripilante di questo breve romanzo?
Lo scoprirete leggendo. Scoprirete legami, ma anche solitudini sullo sfondo della femminilità e del desiderio. E li vedrete lì, tutti insieme i personaggi: “la madre della figlia perfetta prega Dio perché l’accolga in Paradiso. L’uomo di alta classe, elargisce offerte e prega Dio perché niente possa mai deturpare la bellezza della vita. Le femmine di lusso pregano Dio Perché possa abbeverarle alla coppa del benessere e del piacere e di fare di loro il simulacro della vita nuova”.
Silvia Passini